martedì 5 febbraio 2008

QUANDO IL SANGUE TRACIMA (RASSEGNA STAMPA DEL 5 FEBBRAIO)

La scorsa dei quotidiani oggi ha due obiettivi: evidenziare, come sempre, quali notizie siano state messe in risalto dalle varie testate e, credo ancor più importante ai fini della riflessione, in che modo gli orribili contenuti dell’udienza di ieri siano stati riportati. Nella relazione del medico legale illustrata in aula ieri è scorso parecchio sangue. Quanto ne è finito sulle pagine dei giornali?

Iniziamo dai nazionali.
Corriere della Sera (pagine nazionali) – La notizia non compare in prima pagina. A pagina 20 Il titolo si concentra sull’assopimento di Olindo durante la straziante descrizione della strage: “La strage ricostruita in aula e Olindo si addormenta”.
Il pezzo di Giusi Fasano è pulito, riporta qualche particolare molto duro, ma non scade nell’horror puro. Non dice nulla, però, circa l’identikit tracciato da Scola (medico legale) nell’ipotizzare i possibili aggressori. Un accenno alla lettera scritta da Azouz Marzouk e alla rivelazione di una collega di Raffaella che racconta del desiderio di una nuova maternità della povera ragazza.
Nelle pagine della Lombardia Claudio Del Frate si concentra sulla lettera scritta da Azouz Marzouk contro i due coniugi e sulla testimonianza dell’ex responsabile lavorativo di Olindo.

Repubblica – anche qui la notizia non è in prima. Il titolo di pagina 17 è: “Il piccolo Youssef lottò fino alla fine”. Emilio Randacio, in un pezzo pulito, racconta dell’orrore senza addentrarsi in particolari agghiaccianti, parla dell’assopimento di Olindo, delle armi utilizzate e del sopravvissuto Frigerio, scampato alla morte. Nulla sulle dimensioni dei due aggressori (uno più alto e uno decisamente più basso ndr) e poco altro sulle altre testimonianze.

Il Giornale – la notizia è in prima pagina e non si usano perifrasi: “In aula le foto choc di Youssef: così è stato sgozzato”. I pezzi all’interno, a pagina 15, firmati Gabriele Villa e Felice Manti, ricalcano il tono del titolo. Dettagli sul tipo di ferite, tempistiche delle agonie, modalità del massacro. In pratica, esattamente quanto detto in aula dal medico legale. Un accenno al torpore di Olindo e alle presunte incongruenze riscontrate dai difensori dei coniugi.

Libero – non c’è la notizia in prima. A pagina 17 il titolo si concentra sulle 18 coltellate inferte a Raffaella Castagna: “A Raffaella 18 coltellate da due mani diverse”. Il sottotitolo però riporta i verbi “sgozzate” e “scannato”. Contrariamente agli altri quotidiani, Cristiana Lodi parla dei coniugi che seguono con attenzione la relazione del medico legale, “concentrati e a tratti rapiti, come se fossero al cinema”. Libero poi riprende la questione del cosiddetto “Codice di Olindo”: un insieme di simboli vergati in carcere dallo stesso Olindo su una Bibbia, poi sequestrata. La difesa avrebbe commissionato un incarico al consulente Oscar Candian perché lo decifri. La domanda, però, sorge spontanea: non facevano prima a chiedere a Olindo, che è loro assistito, cosa significano ‘sti simboli?

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