lunedì 11 febbraio 2008

TESTIMONI DELL'11 FEBBRAIO (GHISLANZONI)

Claudio Ghislanzoni – avvocato di Raffaella Castagna. Dà il consenso alle riprese.
L’ho assistita in quattro procedimenti penali, tre dei quali vedevano coinvolti anche i Romano. Il primo vedeva parti offese Rosa e Olindo contro Raffaella e Azouz. L’accusa era di ingiurie, minacce, lesioni personali avvenuti il 25 marzo 2004. L’udienza era fissata davanti al Giudice di pace il 9 giugno 2005.
Nel secondo, Raffaella ha querelato Rosa e Olindo per ingiurie e minacce. Entrambe le querele sono state rimesse simultaneamente.
Il terzo procedimento è quello tutt’ora pendente davanti al Giudice di pace di Erba 31/12/2005 per ingiurie minacce e lesioni. La parte offesa è Raffaella contro Rosa e Olindo. Il fatto sarebbe dovuto andare davanti alla Giudice di pace il 13 dicembre 2006.
L’accusa produce agli atti una lettera inviata da Paola Galli all’avvocato Ghislanzoni il il 3 aprile 2005.
“Sono le 9 del mattino, mia figlia mi telefona piangendo. Arrivo in via Diaz e i Romano mi insultano pesantemente. Rosa mi strattona la giacca. Olindo esce in cortile e minaccia mia figlia di ammazzarla di botte la prossima volta che avrebbero fatto ancora rumore”.

Riprende la deposizione di Ghislanzoni:
Ho notizia dell’aggravarsi dei rapporti già dal gennaio 2001, anche se ho iniziato ad assisterla solo nel 2005. Un episodio del 3 aprile 2005 è tra i più gravi ed è sfociato in una querela. I fatti coinvolgevano anche la mamma Paola Galli e il padre Carlo Castagna.
Carlo Castagna consigliava una certa sopportazione alla figlia. Io stesso, seguendo le indicazioni di Carlo, consigliavo di non aggravare la situazione con la moltiplicazione dei procedimenti.
La maggior parte dei dissidi si è ricomposta una volta arrivati davanti al giudice.
La remissione delle querele fu sempre trovata abbastanza facilmente.
Qualche giorno prima della udienza del 13 dicembre parlai con Raffaella Castagna.
Anche in quel caso, Raffaella era pronta a rimettere al querela, ma voleva un risarcimento per le lesioni subite nella caduta. Aveva riportato uno schiacciamento delle vertebre, non refertato dal pronto soccorso che le stava dando parecchie noie.
Ma era stupita perché non era stata contattata dai coniugi romano per un’eventuale transazione.
Ma l’episodio che l’allarmò di più fu un fatto accaduto i primi di gennaio del 2005.
Mi chiamò a casa e mi riferì di essere seguita dai Romano. La invitai a chiamare i carabinieri di Asso per farli intervenire e identificare i coniugi. Dopo poco tempo accadde. Chiamò i carabinieri ma i militari non potevano. Intervennero i vigili urbani di Canzo che identificarono i coniugi Romano.

Schembri
Qual era il quarto procedimento in cui ha assistito Raffaella Castagna?
Era un dissidio tra Raffaella Castagna, Azouz e un’altra vicina: Daniela Messina. La querelante era Daniela Messina, per ingiurie minacce e lesioni personali subite da Azouz e Raffalla. La cosa si risolse con la remissione della querela, con un risarcimento del danno.
Raffaella, per la verità, inizialmente voleva fare una contro querela, ma temeva che questo nuovo procedimento potesse influire negativamente sull’affidamento in prova del marito.

Bordeaux
A chi era estesa la querela?
A Raffaella, Paola Galli e Azouz.

Corte d’Assise
Nel procedimento che sarebbe dovuto approdare al Giudice di pace il 13 dicembre, si era parlato di una richiesta di risarcimento danni?

Ghislanzoni
Nell’ultimo procedimento rimasto aperto, la Castagna aveva intenzione di chiedere un risarcimento di 3.500 euro. Ma non ne aveva ancora parlato con i Romano.

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