lunedì 4 febbraio 2008

TESTIMONI DEL 4 FEBBRAIO (BARDAZZA)

Massimo Bardazza. Ingegnere consulente della Procura, acconsente alle riprese.
"Incaricato il 29 dicembre, il giorno stesso ho svolto un sopralluogo col pm e i miei collaboratori.
Ho trovato una scena che “parla”. La meccanica dell’incendio è abbastanza chiara.
I focolai erano ben individuabili: uno in camera da letto, con azione distruttiva, due nella camera del bambino, con due tentativi di innesco (lettino e cesta dei giochi) che però non hanno dato conseguenze. Gli altri due focolai erano i corpi stessi di Raffaella e Paola Galli, deduzione derivante dal fatto che non c’era contiguità tra i loro corpi e il resto dell’incendio.
I campioni sono stati analizzati nel laboratorio specializzato Cnr di Padova. Sui due corpi c’erano impronte di un liquido cosiddetto accelerante, simile a quello che si usa negli accendini, un classico accenditore di carbonella. Sugli altri focolai le impronte potrebbero essere state cancellate dall’acqua usata per spegnere l’incendio e per il calore della stanza che potrebbe averli fatti evaporare. Il punto di innesco baricentrico della camera da letto potrebbe essere stato il materasso. Il liquido utilizzato è di normale uso per chi ha il caminetto o chi va in campeggio. Non brucia violentemente come la benzina, si incendia subito ma poi la fiamma permane.
Una tanica sequestrata agli imputati non è compatibile con i liquidi rilevati. Era benzina e gasolio.

Schembri.
Quanti erano i focolai?
“Tre. Uno in camera da letto, due nella camera del bambino”.
S: Le tracce potrebbero essere compatibili anche con altre sostanze diverse da quelle che ha indicato?
“Sì”.

Bordeaux.
La porta di ingresso dell’appartamento è rimasta sempre aperta o soltanto per alcuni momenti?
“Non so dire per quanto. So che è rimasta aperta, tant'è che il fumo è salito fino al piano di sopra, riuscendo ad arrivare il cagnolino dei Frigerio uccidendolo”.
B: Sul corpo di Raffaella c’è stato un innesco? Da cosa lo deduce?
"Dalle foto che ho visto il 29 dicembre, con le foto dei vigili del fuoco e dei carabinieri, mi è parso che l’innesco fosse stato appiccato direttamente sui corpi. In maniera chiarissima per quanto riguarda Paola Galli, meno per Raffaella. Ma essendo stata trovata la stessa sostanza sui due corpi, per analogia è plausibile che sia stato fatto per entrambe.

Pacia.
L’accenditore dove è contenuto solitamente.
"Solitamente è contenuto in bottiglie e viene versato".
P: Lei può dire se c’era alcool etilico sul luogo del rogo?
"Chi cerca tracce su un incendio, non cerca mai l'alcool perchè sa che evapora completamete".
P: Le esalazioni della fiamma possono lasciare tracce sulla pelle di chi li usa?
"Sì tracce sì, ma basta lavarsele".
P: Può esserci fiamma di ritorno?
"No, perché sono liquidi fatti apposta per non dare fiamma di ritorno.

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