martedì 29 gennaio 2008

UN DILUVIO DI ECCEZIONI (GIA' VISTE E RIGETTATE)

Una pioggia, anzi, un diluvio di eccezioni si è abbattuto sul processo.
Due dei tre difensori dei coniugi Romano hanno aperto il dibattimento contestando alcuni passaggi formali e sostanziali in fase di indagini preliminari.
Andiamo con ordine in estrema sintesi.



Avvocato Fabio Schembri per Olindo Romano:
“Violati palesemente i diritti difensivi. Ai due imputati è stato, senza motivo, impedito di parlare con il loro difensore nei momenti più delicati. Gli interrogatori del 10 gennaio di Olindo Romano (quelli contenenti la prima confessione di Olindo) debbono essere annullati".

Avvocato Luisa Bordeaux per Rosa Bazzi:
"Pare improbabile che il difensore dei coniugi potesse essere presente a due interrigatori contemporaneamente. Il verbale sintetico non risulta conforme alle trascrizioni. Non sappiamo esattamente cosa accade da quando iniziò l’interrogatorio a quando finì".

"La sera del 26, i Romano, già indagati, vengono portati da una pattuglia a rifare il percorso Erba Como per verificare la tempistica del loro alibi dell’11 dicembre. Mentre i due sono in centro città con alcuni militari, la loro automobile, una Seat Arosa, viene ispezionata e visionata. Nel corso di tutte queste operazioni il difensore non viene avvisato, malgrado lo status di indagati".



Replica del Pm Massimo Astori:
“Molte delle eccezioni erano già state rigettate in sede di Udienza preliminare. Eccezioni che giudico strumentali per raffigurare scenari inquietanti e non chiari. Già il Giudice dell’udienza preliminare aveva chiarito che i colloqui tra indagati e loro legale erano stati concessi. Non c’è chiarezza nelle verbalizzazioni? Allora, acquisiamo i verbali degli interrogatori! Ascoltiamoli in aula! Sugli accertamenti dei carabinieri del 26 dicembre, non era richiesta, nè dovuta la presenza della difesa. Per questa serie di motivazioni, si chiede che la Corte d’Assise respinga ogni eccezione presentata".




Decisione della Corte d'Assise:


La Corte d’Assise respinge tutte eccezioni.
Sulla nullità degli interrogatori: non risulta alcuna richiesta da perte degli imputati di avere un difensore e venne consentito loro il dialogo con il difensore. Eccezione infondata nel merito e comunque tardiva.

Sulle tempistiche degli interrogatori del 10 gennaio: non c’è stata sovrapposizione di tempi tale da rendere impossibile la presenza del legale ai due interrogatori. Eccezione respinta perchè infondata.


Sulla nullità dei rilievi sull’auto: questi non prevedono la presenza del difensore. I rilievi tecnici compiuti su delega dei Pm non rientrano nella fattispecie per cui è necessaria la presenza della difesa.

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