giovedì 31 gennaio 2008

RITRATTAZIONE A MEZZO STAMPA

Fermi un attimo!
Riavvolgiamo il nastro e torniamo a ieri l’altro.
In apertura di dibattimento, siamo al pomeriggio del 29 gennaio, prima udienza, Massimo Astori, Pubblico ministero, dice più o meno questa cosa: “Signori della Corte, da parte di Olindo Romano e Rosa Bazzi vi fu piena e consapevole confessione. La tardiva ritrattazione fu dettata da condizionamenti provenienti da abbagli di promesse di campagne di stampa innocentiste”.
Ho capito bene. Sono andato a rileggermi per tre volte gli appunti presi al PC. L’ha detto.
Sbaglio, o in questo blog si parla di processo mediatico? Qui abbiamo di più. Abbiamo le presunte “indagini difensive mediatiche”.
Se il piemme tornerà sulla questione, siamo certi che lo faccia visto che l’ha anticipato, capiremo esattamente cosa intendesse dire e a chi andasse quel chiaro messaggio.Sarà interessante capire quale media sarebbe stato il responsabile di quegli abbagli negli occhi dei Romano, talmente influente da indurli a ritrattare una confessione in cui avevano ammesso l’uccisione di 4 persone, tra cui un bimbo di due anni.

3 commenti:

Unknown ha detto...

e bravo Miglia! vuoi una traccia? la Bibbia di Olindo...in ogni caso il tempo passa e ho la tua stessa sensazione sul processo mediatico..ma non tanto sul processo fatto dai media, ma pro media..sensazioni, nulla più.

Anonimo ha detto...

In realtà non credo che il PM volesse dire che qualche media abbia avviato "indagini difensive mediatiche", ma piuttosto che i difensori stiano cercando di abbagliare i giudici con lo specchietto mediatico, trasformando il processo in uno spettacolo, così da far perdere di vista la sua essenza giuridica vera, così sperando di "sparigliare" un esito doveroso. Insomma una specie di gioco delle tre tavolette con i media che fanno da complici involontari, più che da colpevoli coscienti.

Disclaimer ha detto...

Il piemme Astori ha paventato il rischio della "perdita dell'orizzonte processuale, a favore di quello mediatico". L'ha fatto in sede di parere circa la presenza della telecamere in aula, ma credo che il monito possa valere a 360 gradi.