mercoledì 26 marzo 2008

TESTIMONI DEL 26 MARZO (CARDOGNA, RIZZELLO)

Stefano Cardogna, carabiniere di Erba
Quella sera entrai nell’abitazione dei coniugi e facemmo una perquisizione con prelevamento dei panni nella lavatrice. Terminata la perquisizione domiciliare andammo in piazza del mercato con Olindo Romano e il maresciallo Nesti. Olindo aprì l’auto e noi, senza entrare abbiamo eseguimmo una sommaria perlustrazione dell’auto. Nel bagagliaio avevo notato una tanica. Poi i coniugi furono portati in caserma. Io sono andato in auto con Olindo, seduto sul lato passeggero.


Pacia: avete notato all’interno dell’abitazione dei Romano tracce di sangue?
Visibili no.
Avete notato tracce di sangue all’interno dell’auto del Romano?
Visibili no, ma erano le tre del mattino.

Bordeaux:
A che ora è arrivato nella corte.
Intorno le 9.30 – 10.
Le risultano altre perlustrazioni all’interno dell’auto dei Romano la mattina successiva alla strage?
Ricordo che l’appuntato Moschella aveva sovrinteso a una perlustrazione, ma di altre non ne sono a conoscenza. So che hanno installato impianti per le intercettazioni, ma non ero presente. Presumo che siano stati piazzati nel contesto della perquisizione dell’appuntato Moschella.

Salvatore Rizzello, carabiniere di Erba.
La sera sono entrai e mi fermai subito dopo l’accesso carraio. Rimasi lì pochissimo perché il comandante mi mandò a fare altro quasi subito, poi tornai in via Diaz alle 2.30. In quell’occasione procedemmo con una perquisizione all’interno della casa dei Romano. Non ricordo tracce di sangue. Quando tornammo in caserma la signora Bazzi era in macchina con me. La mattina dopo non partecipai materialmente alla perquisizione dell’auto. Firmai il verbale della perquisizione perché in ufficio presi in carico alcuni oggetti dell’auto: una tanica e due coltelli.

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