venerdì 22 febbraio 2008

TESTIMONI 22 FEBBRAIO (DANIELA MESSINA)

DANIELA MESSINA – residente corte via Diaz (non dà il consenso alle riprese)

Anch’io avevo discussioni con Raffaella. I problemi erano i rumori e la maleducazione. Io ho denunciato Azouz, Raffaella e la signora Paola Galli.
Io e Rosa stavamo chiacchierando tranquillamente, Raffaela è scesa, ha cominciato a insultarci, a dirci che spettegolavamo di lei. Io sono uscita e ho cercato di tranquillizzare sia una sia l’altra. Raffaella non si tirava indietro a insultare sia me che la Rosi. Dal mio appartamento si sentivano i litigi tra loro. Spesso si prendevano a parole. Le liti avvenivano quasi tutti i giorni.
Contatto fisico tra i contendenti? Non ho mai assistito
Quando ha saputo che Azouz mi aveva fatta cadere, Olindo si era arrabbiato e c’era stato uno scontro davanti al portoncino. Io e la Rosi siamo riusciti a calmare l’Olindo e a riportarlo in casa. Era il luglio 2004. Io ho fatto denuncia, poi ho ritirato la querela accettando un risarcimento.
Azouz era in carcere, io e Raffaella ci siamo chiarite e ci siamo chieste scusa a vicenda per le parole che ci eravamo dette. Da allora abbiamo avuto un rapporto di buon vicinato e nulla più.
Un giorno Olindo aveva preso strattonandolo per il bavero il papà di Raffaella.
Lo aveva minacciato di morte, in particolare di strangolarlo.
Nell’ultimo periodo Raffaella mi diceva che era un po’ ossessionata nei confronti del bambino: Youssef stai fermo, Youssef non far cadere i giochi, Youssef non fare rumore. Ho visto l’Olindo il giorno 13 dicembre in tribunale a Erba. Mio marito era testimone della Raffaella. L’ho accompagnato. Olindo ha detto che c’era molta confusione nella corte, che era un via vai di gente. Mi sembrava abbastanza sconvolto: io con mio marito abbiamo pensato fosse normale visto che era successo quello che era successo. Li ho incontrati la domenica successiva, il 17. Siamo andati a casa loro. Ci siamo detti: “chissà chi è stato, chissà perché”. Loro ci han fatto vedere la foto di Azouz: ecco, vedi che faccia che ha? E lo insultavano. Si parlava dell’accaduto, del fatto che loro non c’erano, che erano andati a Como.
“Guarda che faccia da delinquente”. Io avevo le chiavi di casa di Raffaella. L’unica volta che ho consegnato le chiavi di casa è stato nel 2004 quando ho dato le chiavi a Olindo mentre noi andavamo in vacanza.
Una volta, Rosa mi diede un manoscritto da trascrivere.
Voleva che lo scrivessi a computer per tenerlo come promemoria di quello che era avvenuto con la Raffaella. L’aveva scritto l’Olindo, la scrittura era sua.
Il contenuto? L’ho trascritto in modo fedele, ho solo corretto l’italiano

Avv. Schembri
Lei ha detto che Olindo faceva da pacere. Nel senso che cercava di tranquillizzare Rosa.
DM: Olindo era una persona sempre tranquilla. Gli piaceva sorridere e penso che gli piaccia ridere come ridono tutti. Mi ha detto che il manoscritto sarebbe tornato utile da consegnare a un avvocato, in caso di ulteriori angherie.

Avv. Bordeaux
Se Azouz era in casa, la signora Galli non saliva?
DM: Fabrizio Manzeni è cugino di mio marito. Manzeni una volta ha detto che aveva incontrato la signora Valeria un po’ preoccupata perché c’era più confusione del solito quella sera.

Avv. Pacia
Com’erano i rapporti con Olindo e sua moglie?
Buonissimi, erano uno la metà dell’altro.

Corte d’Assise
Per quanto riguarda le chiavi: lei ha detto che ha dato le sue chiavi a Romano Olindo per consegnare la posta?
Sì, io ad agosto ero andata in vacanza e c’era appena stata la querela. C’erano anche le chiavi del portoncino.

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